La “democrazia” cinese, dittatura ed elezioni farsa

0:00 La Cina contro la democrazia stile USA
0:34 La dittatura democratica del PCC
1:54 Tangenti e corruzione nelle elezioni locali in Cina
3:42 Polizia armata ai seggi
4:52 Distrutte le case dei candidati indipendenti
7:33 Candidati politici indipendenti rifiutati
10:13 Agire per i diritti umani
12:33 PCC: i membri del partito devono fare 3 figli
15:05 Abitazioni difese con l’accetta

Il regime comunista cinese usa parole dure contro la democrazia all’americana. In una recente conferenza stampa, il PCC ha dichiarato che la Cina ha una propria forma di democrazia superiore a quella americana.

Per il regime, democrazia e dittatura non sono in contraddizione, perché entrambe servono a garantire che sia il popolo a possedere il Paese. E continua dicendo che “sopprimere pochi individui tutela la maggioranza, e che la dittatura è uno strumento per raggiungere la democrazia”.

Il mese scorso, nella città di Cheng-du, nel sud-ovest della Cina, si sono svolte le elezioni per i rappresentanti locali al Congresso Nazionale del Popolo. Ma il 6 dicembre, alcuni elettori hanno espresso forti preoccupazioni sulle procedure di voto.

Un seggio elettorale nella Cina comunista può avere questo aspetto. Due poliziotti armati all’ingresso. Succede a Lu-ying, nella provincia dello Shandong, nella Cina settentrionale. Lo striscione dice: elezione del 12° comitato dei residenti di Lu-ying.

I video integrali in inglese:
-08 dicembre https://youtu.be/HqMThErrVE0
-10 dicembre https://youtu.be/MIIpU_gW8_w
-11 dicembre https://youtu.be/u9ZA3NDV7K4

 
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