COME LO SPETTRO DEL COMUNISMO CONTROLLA IL NOSTRO MONDO: EPISODIO 3
Capitolo 3: Le uccisioni di massa in Oriente
Secondo i documenti del Parlamento degli Stati Uniti d’America, i regimi comunisti sono colpevoli della morte di almeno 100 milioni di persone. La raccolta di saggi del Libro Nero del Comunismo, riporta nei dettagli oltre un secolo di storia di massacri in tutto il mondo.
Dai documenti declassificati dai governi dei Paesi dell’Europa orientale, e dai documenti ufficiali sulle vittime del comunismo in Cina e Corea del Nord, ormai la necessità dei regimi comunisti di imporsi a suon di massacri e genocidi è evidente al mondo intero.
Il totalitarismo comunista è stato spesso paragonato a quello nazista. Nonostante, da una parte, siano riscontrabili numerose somiglianze, dall’altra esiste una differenza fondamentale, e sempre trascurata: i genocidi nazisti, atroci ed inumani, erano finalizzati all’eliminazione fisica di certi gruppi di persone, innanzitutto gli ebrei. Mentre lo scopo del Comunismo va ben oltre la soppressione materiale.
Chiunque abbia una fede religiosa, crede che la morte del corpo non sia la vera morte: a seconda delle religioni, si crede che l’anima vada in paradiso oppure torni a nascere nel corso del ciclo delle reincarnazioni. Per il comunismo, l’omicidio è uno strumento usato per distruggere i fondamenti morali dell’umanità, con lo scopo di uccidere non solo il corpo, ma anche l’anima.
Un’ulteriore caratteristica, presente in ogni regime comunista, sono le sistematiche purghe interne, che vedono prevalere come leader i membri più crudeli del partito; si tratta di un fattore cardine, per comprendere le cause della smisurata barbarie, tipica dei partiti comunisti, nei confronti dei propri membri e funzionari che abbiano, anche solo lievemente, deviato dalle direttive del Partito su di un specifico problema, pur rimanendo totalmente fedeli al Partito in tutto il resto.
Il video integrale in inglese:
https://youtu.be/CfEVOyFhwKU
