Fine di un’era: economia cinese in crisi nera. Le aziende fuggono in massa dal regime comunista

0:00 Investimenti tecnologici USA-Cina -96%
0:56 Il debito dei più grandi immobiliaristi cinesi
1:24 Fuga dalla Cina
4:55 Il mondo dello spettacolo nella morsa del regime
6:29 La crisi degli immobiliaristi cinesi
7:39 Mire commerciali del regime cinese
10:26 Ranking cinese truccato dalla banca mondiale?
11:32 Huawei punta al 6G

Secondo una nuova analisi, gli investimenti diretti tra USA e Cina stanno subendo un crollo: oltre il settanta per cento negli ultimi quattro anni. E il settore in maggiore declino è il tecnologico. Un crollo di oltre il novanta per cento, seguito dal settore immobiliare e dai settori legati all’assistenza sanitaria.

Evergrande non è l’unica azienda in crisi. Anche alcuni dei maggiori immobiliaristi del Paese sono sempre più indebitati, ad esempio Vanke, che ha un debito di oltre duecento miliardi di dollari. Country garden, un altro grande costruttore, ha un debito di oltre 270 miliardi di dollari. Subito dopo c’è la Greenland Holding Group, con un debito di oltre cento miliardi di dollari.

Sempre più multinazionali del Fortune 500 abbandonano la Cina. La sudcoreana Samsung Heavy Industries, la giapponese Toshiba e la svedese Ericsson hanno chiuso le loro sedi cinesi in settembre.

Xi Jinping ora si accanisce contro l’industria dell’intrattenimento. Oltre 700 agenzie sono state chiuse dall’inizio dell’anno. Secondo i dati del sito web cinese di informazioni sulle imprese Tianyancha, oltre 100 agenzie di talenti sono state cancellate, nel solo mese di giugno.

I video integrali in inglese:
-21 settembre https://youtu.be/7IFiDiFhedM
-22 settembre https://youtu.be/oKvY8xDUkOE
-23 settembre https://youtu.be/1xBkOnsI8SM
-24 settembre https://youtu.be/6qAeLzHica8

 
Articoli correlati