Quando Hunter Biden, nel 2019, ha portato il suo computer portatile danneggiato in un negozio di riparazioni a Wilmington, Delaware, ha dato inizio a una serie di eventi fatidici, riportati dal New York Times, che ha finalmente ammesso che il portatile e il suo contenuto sono reali. Le e-mail rinvenute sul portatile hanno dimostrato che Joe Biden, suo fratello James e il figlio Hunter erano tutti fortemente invischiati in dubbie iniziative commerciali all’estero, anche in Qatar, Ucraina, Russia e Cina. Hanno anche dimostrato che Hunter ha ricevuto istruzioni dall’A.D. di Burisma per fermare l’indagine sulla società ucraina. Il ritardo intenzionale con cui è stato ammesso dai media mainstream che il portatile di Hunter esiste, solleva molte domande, compresa l’idoneità di Joe Biden a ricoprire l’alta carica e la sua capacità di dirigere la nostra politica estera, in particolare durante il conflitto Ucraina-Russia.
Il video integrale in inglese:
https://youtu.be/ADaCbinV-cA